Attualità

14 settembre 2021

Francia: 3mila aule chiuse per covid. La sindaca di Parigi Hidalgo propone di raddoppiare i salari degli insegnanti

Una dozzina di giorni dopo la riapertura delle scuole in Francia, il ministro dell’Istruzione Blanquer ha compiuto un primo bilancio sulla chiusura causa covid delle classi. In una intervista al quotidiano Le Parisien lunedì 13 settembre, egli ha annunciato che “un po’ più di 3mila classi sono attualmente chiuse per questa ragione”. Certo, ha aggiunto il ministro, “non rappresentano che appena lo 0,5% delle 540mila classi del Paese”. Tuttavia, la Francia attende le prossime settimane per capire cosa davvero stia succedendo, dal momento che secondo i dati del Ministero della Sanità i vaccinati con una sola dose tra i 12 e i 17 anno sono il 67%, mentre il 54% risulta vaccinato con la doppia dose. “Da oggi a fine mese”, ha aggiunto il ministro Blanqueur, “tutti gli studenti riceveranno una proposta di vaccinazione attraverso i loro istituti scolastici e speriamo di oltrepassare la soglia dei tre quarti di vaccinati abbastanza presto. Sui tamponi, il ministro ha precisato che “diventeranno gratuiti in ambito scolastico per i ragazzi e gli adulti”. Le disposizioni legislative francesi prevedono, nel protocollo sanitario, sempre la chiusura di una classe quando si verifica un caso di contagio nelle primarie. Ma nei college e nei licei solamente i non vaccinati vengono isolati in quarantena per una settimana.

Scoppia la polemica sulla questione salariale. Hidalgo: “raddoppiare i salari degli insegnanti”, il ministro “demagogia”, Melenchon: “occorrono almeno 60 miliardi, meglio creare posti di lavoro”.

Da 29 a 57 euro al mese, questo l‘aumento previsto per gli insegnanti francesi a partire da febbraio 2022. Ma la preoccupazione dei sindacati della scuola, oltre che sulla scarsità di risorse previste, appena 700 milioni di euro complessivi, si concentra anche sulla distanza di almeno il 20% dei salari rispetto alla media Ocse. Un professore all’inizio della carriera che percepiva 1700 euro netti mensili nel 2020, guadagnerà 1869 euro dopo le due fasi dell’aumento salariale nel 2021 e 2022. L’obiettivo del ministro e del governo è quello di raggiungere la soglia dei 2000 euro netti mensili, che però sarà concretizzato nel prossimo quinquennato. Infine, per i sindacati, la questione è grave poiché occorre attendere la fine della carriera, in media a 53 anni, per vedersi riconosciuto uno stipendio lordo di 3850 euro.

È questa una delle ragioni che ha fatto dire alla sindaca di Parigi, la socialista Anne Hidalgo, in occasione del lancio della sua candidatura alla presidenza della Repubblica, che la scuola è una sua priorità. Hidalgo ha ribadito con molta forza che questo è il momento “di dare più valore alla professione d’insegnante” e ha giudicato possibile “nell’arco del prossimo quinquennio di raddoppiare lo stipendio per tutti coloro che abbiano contatto con alunni e studenti”. Ed ha aggiunto che si potrebbe iniziare subito con professori più giovani, “aumentando il loro salario minimo fino alla media dei salari”. Raddoppiare i salari degli insegnanti? La proposta ha fatto esplodere la polemica. I detrattori della Hidalgo l’accusano quanto meno di essere “demagogica”, perfino alla sua sinistra. Il candidato alle presidenziali di France Insoumise, Melenchon, sbotta: “Ci vogliono almeno 60 miliardi l’anno!” e aggiunge: “preferisco soddisfare le richieste dei sindacati degli insegnanti, e mettere al centro la creazione di posti di lavoro. I socialisti hanno perduto la loro cultura di governo”.

Tuttavia, intervistata lunedì da France Inter, Anne Hidalgo ha nuovamente ribadito il concetto: “è inammissibile che i nostri insegnanti – ma si potrebbe dire la stessa osa dei sanitari – vengano pagati così poco”. Inoltre, ha aggiunto la sindaca di Parigi, “oggi in Francia il salario di un professore all’inizio della carriera come a fine carriera è la metà di quello che è previsto in Germania o in Olanda”. La verità, afferma Hidalgo, “è che viene maltrattata gente che lavora in posti essenziali, e questa sarebbe demagogia? Ciò che trovo demagogico è voler far credere che ci si occupi di loro e di fare i loro interessi, mentre vengono remunerati in modo miserabile”. In realtà, la sindaca replicava alle accuse lanciate dal ministro Blanquer: “vero dobbiamo aumentare i salar dei professori, ed è ciò che abbiamo fatto. I loro salari sono aumentati ben più di quanto è stato fatto tra il 2012 e il 2017, quando governava il partito sostenuto da Hidalgo”. Per tutta risposta a queste accuse, Hidalgo ha rilanciato con un “grande piano per salvare anche gli ospedali pubblici”, individuando nell’istruzione pubblica e nella sanità pubblica il centro del suo eventuale mandato presidenziale. E trova spazio per accettare la proposta dei sindacati, Cgt in testa, di aumentare subito di almeno il 15% il salario di tutti i dipendenti pubblici. Samo appena agli inizi della campagna per le elezioni presidenziali francesi, che si svolgeranno nella primavera del 2022, ma come si vede, le polemiche al calor bianco con proposte fortemente identitarie sono già iniziate.

L'autore

Pino Salerno