Attualità

24 febbraio 2023

SPECIALE CONGRESSO: il ruolo della conoscenza nella costruzione della Pace

Coraggioso, doveroso, temerario intitolare un congresso alla pace.

Temerario, sì. Perché ad un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, parlare di guerra ormai non è un più un tabù. Lo è, al contrario, parlare di pace.

Leggi “Lezioni di Pace”, la Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL a Congresso

"Apriamo il nostro V congresso nazionale a Perugia per scelta" ha detto il segretario generale FLC CGIL Francesco Sinopoli nella sua relazione di apertura. "Siamo a Perugia perché guardiamo ad Assisi. Il 24 settembre del 1961 proprio da qui partiva la prima marcia della pace per la fratellanza dei popoli, che si concluderà sul prato della Rocca di Assisi con gli interventi, tra gli altri, di Arturo Carlo Jemolo, Renato Guttuso, Norberto Bobbio, Ernesto Rossi. Voglio ricordare le parole di Aldo Capitini promotore della marcia la cui bandiera originale è qui sul nostro palco: «La pace è troppo importante perché possa essere lasciata nelle mani dei soli governanti». Compagne e compagni, dico io, la pace non è affare da idealisti, non facciamoci confondere dalla propaganda assordante, da questa cortina fumogena in cui sembriamo muoverci tutti come sonnambuli verso il precipizio. È affare da esseri umani, è affare di tutti noi".

La pace è affare di tutti noi eppure facciamo una gran fatica a parlarne. E a farla.

I governi continuano ad aumentare le spese militari a discapito dell'istruzione, della sanità, dell'ambiente. E della scienza. Di contro la fiducia dei cittadini nella scienza viene sempre meno, lo ha detto nella sua Lectio Magistralis il premio nobel per la fisica Giorgio Parisi, ed è sempre più difficile per gli scienziati entrare a scuola, formare cittadini consapevoli in grado di avere una propria idea. I media continuano a fare comunicazione martellante che produce solo effetti dannosi e non parlano del vero motivo per cui, la guerra, si fa: il vero motivo che soggiace alla catastrofe ecologica che si sta riversando sul nostro pianeta. Se n'è parlato a lungo nella tavola rotonda intitolata a Pace, Ambiente e Democrazia.

Ma essere spettatori è essere complici, lo ha detto Maurizio Landini, Segretario Generale CGIL e lo hanno ribadito tutti nella tre giorni di lavori congressuali. E allora l'unico modo per rispondere alla guerra con la pace è lavorare dal basso, ricostruendo spazi di partecipazione nei luoghi di formazione, riappropriandosi di un alfabeto dell’umanità, ridando voce e speranza ai ragazzi che sono il nostro futuro, fare esercizi di pace ogni giorno tutti i giorni nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle piazze, ricordando quello che siamo stati, perché la memoria di ciò che è stato ci impedisca di commettere gli stessi errori. Combattere per la Conoscenza che è il solo e unico strumento che abbiamo per agire sulla coscienza collettiva. E non andare a fondo. 

Visita il sito dedicato al V Congresso Nazionale 

“Abbiamo chiesto ai Ministeri dell’Istruzione e dell’Università che il 24 febbraio, anniversario dell’invasione dell’Ucraina, sia proclamata giornata di mobilitazione nazionale per la pace e la convivenza democratica, promuovendo nelle istituzioni scolastiche e negli atenei momenti corali di riflessione” ha detto Francesco Sinopoli. “Non siamo stati ascoltati. Lo faremo noi. L’appuntamento dopo Perugia è nelle scuole, nei luoghi di partecipazione, nelle piazze. Perché quello che temevamo lo scorso anno, e cioè che a causa della martellante comunicazione si arrivasse ad una assuefazione alla guerra è successo. Noi e i nostri ragazzi ci stiamo abituando alla guerra. E non è quello che vogliamo. Non facciamo attaccare la guerra alla nostra pelle. Perché dalla guerra, lo sappiamo, nessuno ritorna. Nè i morti, nè i vivi”.

SPECIALE CONGRESSO FLC CGIL PERUGIA

Relazione di Francesco Sinopoli (testo) (video)

Lectio Magistralis di Giorgio Parisi (testo) (video)

Relazione di Maurizio Landini (testo) (video)

Tavola rotonda (testo) (video)

Intervento di Luisa Impastato (testo) (video)

Relazione di Christian Ferrari (testo) (video)

L'autore

Manuela Colaps