Cultura

29 dicembre 2021

Essere sempre dalla parte giusta della storia: "La Donna Abitata" di Gioconda Belli

Cara studentessa, ho pensato proprio a te rileggendo “La donna abitata” di Gioconda Belli, una delle mie autrici predilette.

Questo non è un romanzo normale: se è compito dei libri farci riflettere sul mondo, “La donna abitata” è riuscita persino ad entrarmi nell’anima quando all’incirca avevo la tua età. Perché te ne sto parlando? Perché è un libro che ti appassionerà ora, e, ne sono sicura, riscoprirai anche in futuro.

È un testo senza tempo, rivelatore, che parla delle difficoltà di compiere certe scelte di vita, di quanto le donne siano state nei secoli condizionate dal potere maschile e di come nei momenti di crisi siano però riuscite con coraggio a uscire dal bozzolo in cui erano forzatamente rinchiuse.

Lavinia è la giovane protagonista di questo libro che definirei di formazione e sacrificio, di amore, di femminismo e di coraggio ambientato in un’immaginaria città centro-americana dominata da una dittatura militare.

È qui, in questo mondo, che la protagonista, così simile alle figure nobili delle nostre partigiane italiane, decide dapprima di vivere libera dai legami con i genitori che non l'approvano come donna lavoratrice e la vorrebbero casalinga, sposata, normale.

Poi, percependo dentro di sé un profondo senso di libertà e giustizia, Lavinia decide di fare un passo in avanti e di “prendere parte”, diventare appunto partigiana e, grazie anche all’aiuto “spirituale” di un’altra grande figura femminile, lottare “senza perdere la tenerezza” in un conflitto portato avanti per lo più da uomini che tendono invece a svuotarlo di ogni sentimento.

Cara studentessa, questo è un romanzo potente e necessario, anche oggi, in tempi solo apparentemente distanti da quelli del racconto, non solo perché è un romanzo sull’importanza dell’agire da donne e partigiane, rimanendo quello che siamo fino in fondo, senza alibi e pretesti soprattutto quando in gioco vi sono valori fondamentali come quello della giustizia, ma anche perché è un testo che racconta in modo straordinario l’importanza di essere donne in un mondo, di ieri ma anche di oggi, profondamente segnato dalle discriminazioni di genere.

Oggi tutte noi, abbiamo bisogno di essere un po' Lavinia.

Per avere la capacità di mettere in discussione un mondo sempre più orientato all’individualismo.

Per riflettere su come migliorarci e migliorare il mondo intorno a noi.

Per stare dalla parte giusta della storia.

Questo è il mio augurio per te.

L'autore

Laura Valenti