Cultura

15 febbraio 2022

Giù in mezzo agli uomini, cioè tra le lavoratrici e i lavoratori

Giù in mezzo agli uomini. Vita e morte di Guido Rossa” è l’ultimo lavoro dello storico Sergio Luzzatto.

Racconta la storia di un uomo, morto assassinato nel gennaio del 1979 dalle Brigate Rosse per avere denunciato un suo compagno operaio che distribuiva volantini dell’organizzazione armata all’Italsider di Genova. 

Il libro non si sofferma troppo sulle ultime tragiche giornate di Guido Rossa, mentre, con la perizia dello storico e dell’archivista, racconta tutta la sua vita.

Guido Rossa comincia a fare l’operaio fresatore a Torino e solo in seguito si sposta a Genova, dove trasferisce la sua passione di alpinista, che lo porta a arrampicarsi sulle Alpi ma anche sull’Himalaya. Imprese estreme e anche traumatiche. 

Insieme a una perdita familiare grave (il figlio morto molto piccolo), le miserie riscontrate visitando l’India portarono Guido Rossa negli anni ‘60 a scendere “giù in mezzo agli uomini”, che in quel momento significava militare nel Partito Comunista e nel sindacato, la FIOM CGIL, della quale diventa delegato sindacale nella sua fabbrica, la Italsider di Cornigliano.

Ed è quella traiettoria che parla ancora a noi oggi

Quelle pagine risuonano a chi pensa che cambiare il mondo, modificare i rapporti di forza, conquistare nuovi diritti, siano obiettivi importanti, che si possono perseguire soltanto scegliendo di stare con le lavoratrici e i lavoratori. 

L’esperienza di Guido Rossa richiama l’importanza e la passione di essere delegato, eletto da colleghi e colleghe per rappresentarli, difenderli e cercare, insieme, di costruire un futuro più giusto. Un’esperienza che portò Rossa a studiare, a confrontarsi, a conoscere persone come l’allora segretario della FIOM, e poi dell’intera CGIL, Bruno Trentin, che condivideva con lui anche una passione da alpinista, e che fino all’ultimo teorizzerà che la libertà si raggiunge attraverso la conoscenza.

L'autore

Lorenzo Cassata