Politiche educative

05 ottobre 2022

Maurizio Landini: Una cultura politica che parta dal lavoro

Il principio fondamentale della nostra Costituzione, che dichiara l’Italia una Repubblica fondata sul lavoro, è accompagnato dalla consapevolezza di quanto una cultura del lavoro sia quasi completamente assente dalla vita della maggior parte degli italiani. La necessità di costruire una cultura del lavoro è stata sottolineata in una recente intervista anche dal segretario della Cgil Maurizio Landini, in una riflessione sulla politica italiana relativamente alle recenti elezioni. “Quello che si è rotto in questi anni è che il lavoro è venuto meno come collante della cultura politica e della stessa applicazione della Costituzione”. La speranza che il lavoro ritorni al centro della politica non può che avverarsi attraverso una vera e propria educazione al lavoro, a partire dalla scuola. Il lavoro, infatti, lega in modo inscindibile scuola, vita e società e caratterizzerà in modo dominante il futuro degli ancora studenti. L’idea di mettere la riflessione sul lavoro in una posizione centrale tra i vari insegnamenti ha portato alla produzione di una serie di testi pensati come strumento per il docente di letteratura e storia del triennio della scuola secondaria di secondo grado, Il Capolavoro, scritto da Lidia Bellina e Sauro Garzi. Per gli studenti comprendere come funzionava e come era organizzato il lavoro nel passato e via via la sua evoluzione fino ai nostri giorni, serve innanzitutto a rendersi conto dell’importanza che avrà il lavoro nelle loro vite, in quanto elemento imprescindibile della società. Una formazione che tenga conto della dimensione del lavoro è funzionale, infatti, proprio a formare dei cittadini liberi, in grado di dialogare e di contrattare con i loro simili, permettendo al lavoro di essere quel collante nuovamente al centro della politica italiana.
Per saperne di più sul Capolavoro visita la pagina dedicata sul sito www.edizioniconoscenza.it, guarda il video racconto fatto dagli autori e leggi la recensione su Articolo33.

L'autore

Manuela Colaps