La violenza di genere comincia presto: i giovani vivono una vita “onlife” che alimenta una cultura maschilista e sessista. La scuola ha un ruolo fondamentale nell’educazione alla destrutturazione dei modelli di genere. Il parere della psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris.
Oltre l'8 marzo, ripartiamo dalla scuola. Adolescenti e violenza di genere onlife: il rapporto Save The Children e Ipsos.
Sebbene le immatricolazioni femminili siano in costante aumento, le donne affrontano ancora sfide consistenti nel raggiungere posizioni apicali. L’Italia indietro rispetto all’Europa.
Il gap di genere nella società, nel mondo dell’istruzione e del lavoro non è affatto superato. E la scienza non fa eccezione: le ultime ricerche riportano dati ancora fortemente sbilanciati verso una presenza maschile superiore, soprattutto nelle posizioni apicali.
La cultura della parità degli ultimi decenni ha permeato solo in superficie le menti e le coscienze. La presa di coscienza delle donne sul loro diritto a stare da protagoniste in ogni spazio della società è stata più veloce della formalizzazione di questo diritto e della sua accettazione nel senso comune. I modelli culturali e l'educazione.
Il peso di una cultura che nei secoli ha sancito il predominio del maschio è dura a morire anche nelle società più evolute. La lotta delle donne per affermare il loro diritto a un ruolo di primo piano nella società. La scuola come luogo per formare il pensiero critico e contrastare l’odio e la violenza di genere.
Dieci i film in programma alla 44esima edizione del Festival di Cinema e Donne, che si tiene dal 24 al 26 novembre 2023 a Firenze.
Giulia Cecchettin è la 105esima vittima di femminicidio del 2023. Una scia di sangue che non accenna a fermarsi, che si espande per il Paese, propagandosi per l’Europa come una emorragia interna.
Analizzare e capire cosa c'è dietro la violenza contro le donne e l'aggressività e la pulsione a delinquere di giovani sempre più giovani aiuta a programmare interventi a largo raggio sul territorio. Non è sufficiente né risolutiva la sola azione repressiva. Il ruolo della scuola se sostenuta adeguatamente.
Bisogna far ripartire l’indignazione, il comune rifiuto a certo oscurantismo che riemerge, la consapevolezza della responsabilità che abbiamo nella storia.