Università degli Studi di Milano-Bicocca
Il contributo muove da una breve analisi delle criticità presenti sui diversi piani dell’esistenza umana, in cui sempre più gruppi sociali sono esclusi e vivono condizioni di marginalità e vulnerabilità. A partire da tale contestualizzazione si intende ragionare sul costrutto di vulnerabilità in una prospettiva pedagogica critica, al fine di decostruire pericolose visioni omologanti e stereotipate che rischiano di enfatizzare e riprodurre condizioni di esclusione, piuttosto che ripensare la vulnerabilità come atto politico e spazio del possibile. Si tratta di educare a uno sguardo profondo, attraverso il ripensamento delle parole e la costruzione di contro-narrazioni che supportano mondi trasformativi, attraverso cui “vedere con il cuore” e ridefinire lo spazio di azione della relazione di cura.