Previste iniziative in oltre 25 città italiane e un collegamento da remoto con i ricercatori e le ricercatrici presenti in Antartide.
“In questi tempi bui l’umanità intera deve affrontare una strada parecchio impervia. La scienza rappresenta i fari, ma la scelta di non uscire di strada è del conducente. E i fari hanno portata limitata".
Tanti i nodi da sciogliere per fermare il declino dell'Istituto, tra rinnovo dei vertici e vicenda 3-I.
La Cina corre, gli Stati Uniti stagnano, l’Europa rallenta.
Siamo capaci di non perdere fiducia in essa e di assumerci la responsabilità che ci assegna?
Se anche la comunità scientifica segue il dispositivo “amico-nemico” che ne sarà del suo significato per l’intera umanità, proprio mentre essa affronta la più grande questione epocale della sua sopravvivenza sul pianeta?
Scienza e ricerca devono essere strumento di pace, progresso e apertura. Proporne un uso sanzionatorio va fuori dallo “spazio comune di ricerca” che è parte dei trattati dell’Unione Europea.
La capacità resiliente del sistema ricerca italiano ha già avuto modo di esprimersi. Ma non basta. Serve una politica che sostenga in maniera armonica le diverse componenti del sistema con una priorità oggettiva sulle risorse umane.
L'Italia torni a destinare risorse più consistenti e stabili all'attività di ricerca. Perché uno sviluppo senza ricerca non è percorribile.
Si continuano a fare gli stessi errori e alcuni importanti istituti vengono completamente dimenticati. La nostra analisi.