Università degli Studi di Genova
Il contributo propone una riflessione teorico-pratica sul ruolo della Pedagogia Clinica nella “cura” del soggetto affetto da Malattia di Alzheimer. Attraverso l’analisi del dialogo tra sapere pedagogico e sapere medico, si evidenzia come il soggetto-paziente rappresenti una forma complessa di vulnerabilità esistentiva. L’articolo mostra come la relazione educativa, il riconoscimento della soggettività e la consulenza pedagogico-clinica possano generare processi trasformativi che restituiscono senso all’identità nella malattia.