Università degli Studi di Torino
Il contributo propone una riflessione critica sul concetto di vulnerabilità, esplorandone le implicazioni pedagogiche alla luce delle nozioni di resilienza e resistenza. Dopo aver osservato alcune interpretazioni semantiche e teoriche della vulnerabilità, l’articolo discute le ambiguità e il potenziale uso strumentale in ambito sociale ed educativo della resilienza: seppur utile, infatti, rischia di diventare un dispositivo di accettazione dell’inaccettabile. Su questo versante, invece, il concetto di resistenza sembra offrire uno spazio generativo per un’educazione emancipativa. Il suo valore euristico è capace di riconoscere la vulnerabilità come terreno di possibilità e trasformazione, uscendo dalle ricorsive maglie di percorsi stereotipati contaminati dal solo adattamento.