Università Telematica Pegaso
L’articolo esplora il tema della fragilità sociale negli ambienti formativi, proponendo una rilettura critica della vulnerabilità come spazio generativo anziché deficitario. Attraverso una prospettiva interdisciplinare che attinge alla filosofia, alla sociologia e alla pedagogia critica, si sostiene che l’interazione con l’altro – in contesti segnati da disuguaglianze – rappresenti un’esperienza relazionale capace di attivare processi trasformativi individuali e collettivi. La vulnerabilità, lungi dall’essere ridotta a condizione da gestire tecnicamente, emerge come ambiente educativo in cui empatia, solidarietà e riconoscimento reciproco diventano princìpi fondanti per una pedagogia inclusiva. L’incontro con l’altro, in questa ottica, si configura come fulcro di una pedagogia della speranza, dove la fragilità si trasforma in risorsa per co-costruire sapere e promuovere giustizia sociale.