La nuova emergenza universitaria
A 15 anni dalla Legge Gelmini tornano tagli e revisioni che mettono a rischio il sistema universitario italiano.
L'università nel nostro Paese vive ormai da molti anni nell'emergenza. Siamo agli ultimi posti al mondo per laureati e spesa pubblica in Istruzione, Università e Ricerca e purtroppo i continui e numerosi tagli, la quasi totale assenza di risorse, la squalificazione del sistema pubblico, la competizione tra atenei e i presupposti falsi delle campagne mediatiche, non fanno che influenzare negativamente gli indicatori che ci vedono sempre fanalino di coda nel contesto internazionale, con un divario che tende ad aumentare e che ha assunto dimensioni inaccettabili.
Diventa per noi così fondamentale fare una corretta e puntuale informazione sulla situazione dell’Università nel nostro Paese: non solo perché è giusto, ma perché siamo convinti che la capacità di tenuta delle istituzioni pubbliche della conoscenza sia fondamentale per affrontare le sfide che abbiamo di fronte, in una fase caratterizzata da profondi cambiamenti sia economici che sociali, dove pesa sempre più l’ombra dell’Autonomia Differenziata.
In questo numero monografico approfondiamo diversi processi, cercando di dimostrare che in ballo c’è molto di più che la sorte dei singoli atenei italiani.
Buona lettura.
La foto di copertina è di Giovanni Carbone. Si ringrazia Luca Scacchi, curatore del monografico.
Introduzione
Flessibilizzazione formativa, PNRR e atenei telematici: l’erosione profonda che negli ultimi anni sta agendo sul modello humboldtiano di formazione superiore di questo Paese.
A proposito del Fondo di Finanziamento Ordinario e delle tasse studentesche, dei tagli della Gelmini e di quelli di oggi.
L'analisi di un sistema in bilico tra definanziamento e stratificazione.
Appunti sulle dinamiche degli ultimi anni.
I tagli e la precarizzazione degli ultimi 15 anni, le rivendicazioni e i risultati di una stagione di mobilitazione, la moltiplicazione di figure senza tutela e diritti del governo Meloni.
Tra tradizione e innovazione: perché l'introduzione del ruolo unico della docenza può rappresentare la chiave per democratizzare le università e promuovere una vera collaborazione accademica.
Tra miti, false promesse e occasioni perse.
Conclusioni.