Tag / educazione alla cittadinanza

n. 5

Dire Fare Partecipare: un curricolo democratico di educazione civica in una comunità di apprendimento

Muovendo dalla propria tesi di dottorato, l’autrice vede l’educazione civica (legge 92/2019) come opportunità per aprire spazi di democrazia partecipativa a scuola per sostenere la cittadinanza attiva e relazioni intergenerazionali più paritetiche e generative. L’articolo comincia argomentando la necessità di un upgrade democratico, prosegue con la descrizione del curricolo di educazione civica Dire Fare Partecipare progettato e poi implementato in tre classi di una scuola secondaria di primo grado, e si concentra sugli esiti riguardanti il dialogo intergenerazionale e alla coprogettazione. Attraverso l’educazione civica è possibile curare la democrazia con più democrazia, prendendosi cura insieme del bene comune.

n. 5

La didattica dell’educazione civica nella Scuola secondaria: uno studio di caso con i docenti precari

Il paper vuole contribuire al dibattito riapertosi a seguito del ritorno dell’educazione civica nelle scuole italiane. L’obiettivo della ricerca è quello di comprendere come è stato accolto questo ritorno, a partire dal punto di vista dei docenti precari delle scuole secondarie. Riflettendo sui vincoli sperimentati dagli insegnanti, come la trasversalità dell’insegnamento, la progettazione di un monte ore obbligatorio per anno, il lavoro collegiale richiesto per armonizzare la didattica della educazione civica con la programmazione delle singole discipline e l’accordo da raggiungere in fase di valutazione, si elaborano dei suggerimenti relativi alla didattica di una disciplina spezzettata, tagliata, rinchiusa negli antri più stretti e bui degli orari scolastici.

n. 5

Creiamo una Casa dei Valori Comuni: un gioco da tavolo per la formazione degli insegnanti e per l’educazione civica

Il contributo evidenzia come attraverso l’adozione della legge 92/2019 (“Introduzione dell'insegnamento scolastico dell’educazione civica”), siano stati creati nuovi spazi per riflettere su di essa, in linea con l’Educazione alla Cittadinanza Globale. Attraverso un gioco da tavolo, pensato come strumento nei programmi/corsi di educazione civica previsti dalla legge, si intendono includere metodi di apprendimento attivi e partecipativi: l’adozione del gioco, denominato La Casa dei Valori Comuni, è avvenuta anche nella formazione degli insegnanti del CdL in Scienze della formazione primaria all’interno dei Laboratori di Pedagogia Interculturale. Oltre alla presentazione del gioco si contestualizza la validità dell’approccio nell’educazione civica e si presentano prime esperienze didattiche validate.

n. 5

Verso la cittadinanza globale: un’indagine tra gli studenti del Lazio

Data l’emersione di nuove concezioni di cittadinanza, le agenzie educative – la scuola prima fra tutte – hanno la responsabilità di favorire lo sviluppo di una coscienza globale. Nel presente contributo, si illustra uno studio preliminare realizzato nelle scuole secondarie di II grado del Lazio per esplorare le visioni e le esperienze degli studenti legate alla cittadinanza. Attraverso l’indagine di tre distinte dimensioni di questo costrutto, ne viene proposta una definizione attiva e partecipata, connotata da uno spiccato carattere globale, terrestre, ecologico e consapevole.

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A scuola di cittadinanza: pratiche pedagogiche sulla parità di genere

Nel contesto degli scenari contemporanei, il contributo intende riflettere sugli attuali percorsi di educazione civica nelle scuole, con uno sguardo critico sulla capacità che possano garantire, all’interno di una realtà complessa ed emergenziale, la decostruzione di valori anacronistici, a favore di valori universali per guidare le nuove generazioni verso uno sviluppo sostenibile. Dopo un’analisi delle criticità sociali legate al disagio giovanile che ha favorito l’insorgere della violenza, come quella di genere, il saggio riporta un’esperienza progettuale realizzata in una scuola secondaria di II grado, al fine di condividere percorsi interdisciplinari che sappiano rendere la scuola un luogo deputato alla costruzione di una cittadinanza attiva e democratica.

n. 5

Il Sustainable Assessment: una ricerca-azione tra futuri docenti

Il contributo esplora la sinergia tra l’educazione alla cittadinanza e il Sustainable Assessment (SA) (Boud, 2000). Nell’ambito di una ricerca-azione, condotta presso l’Università degli studi di Salerno, è stato somministrato un questionario (Brown, 2006; Brown, Gebril, Michaelides, 2019) per raccogliere le opinioni di futuri docenti sulla valutazione scolastica. I dati rivelano una diffusa consapevolezza della valutazione come strumento per il miglioramento continuo e per la formazione di cittadini attivi e responsabili. Tuttavia, emerge che nella realtà scolastica le pratiche valutative spesso si limitano ad una mera verifica sommativa dei prodotti dell’apprendimento (Bellomo, 2016; OECD, 2019), trascurando quelle di formative assessment (Scriven, 1967).

n. 5

Una prospettiva pedagogica trasformativa. Sfide e responsabilità dell'insegnante per educare alla cittadinanza

L’obiettivo è ripensare alla funzione pedagogica dell’insegnamento della cittadinanza, in quanto essa possiede una valenza fortemente politica, intendendo per “politica” la buona e autentica riuscita dell’esistere sociale di ciascuno studente: educare alla cittadinanza significa mettere nelle condizioni ognuno di stare al mondo consapevole di essere in possesso di un agency in grado di incidere sulle relazioni che egli instaura con la realtà, umana e non-umana. Fondamentale diventa il ruolo del docente, su cui grava la responsabilità sia di educare all’autenticità e sia di possedere quelle competenze generali – trasversali e madri di quelle specifiche – che sono richieste ai ragazzi alla fine dei percorsi scolastici e che sono funzionali all’esistere e all’agire consapevoli.

n. 5

Politiche educative e riflessioni pedagogiche. Una proposta interculturale

La legge 92/2019 ha introdotto dall’anno scolastico 2019/20 l’insegnamento obbligatorio dell’educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado. Muovendo dalla lettura della norma, il presente contributo ricostruisce il contesto europeo delle politiche educative in materia di educazione alla cittadinanza e, nel richiamare alcuni più recenti sviluppi della ricerca pedagogica sul tema, suggerisce una possibile pista di ricerca e sperimentazione didattica.

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L'educazione alla cittadinanza con l’Apprendimento-Servizio Solidale per promuovere democrazia e partecipazione attiva

Partendo dall’idea che lo scopo principale dell’educazione alla cittadinanza, più che far conoscere i principi della Costituzione, del diritto nazionale e internazionale, dello sviluppo sostenibile legato all’agenda 2030 e della cittadinanza digitale, debba soprattutto contribuire allo sviluppo delle competenze etico-civiche a partire dall’attuarsi della cittadinanza attiva, il contributo lega la realizzazione del curricolo di educazione civica all’approccio educativo dell’Apprendimento-Servizio Solidale o Apprendimento-Servizio Trasformativo. Questo inquadramento pedagogico consente di superare la formale indicazione di ore, contenuti e voti della disciplina per un’attuazione reale e democratica dell’educazione alla cittadinanza.

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Educazione alla cittadinanza. Un’impresa etica e pedagogica per un mondo interculturale

Il contributo pone in luce le sfide che riguardano oggi l’educazione con e per la cittadinanza, in una prospettiva globale, in grado di interconnettere saperi e rappresentazioni del mondo, con l’obiettivo per ogni persona si saper esercitare un agire partecipativo e critico all’interno dei contesti di vita sociale. In questo senso la cittadinanza diviene mezzo e fine educativo che deve essere promosso a partire dai contesti di apprendimento cosiddetti non formali o informali, ma che necessita di essere intenzionalmente costruito all’interno della scuola, come ente privilegiato di educazione e formazione. A tal fine è opportuno lavorare non solo sui contenuti, le metodologie, i dispositivi educativi, ma in modo particolare sulla formazione di insegnanti “etici” e impegnati, non semplici riproduttori di un “curriculum ufficiale”, ma professionisti della relazione educativa e della comprensione umana.