Un finale a sorpresa, per l’ultimo racconto dell’avvincente serie tutta intorno al mondo-libro. Con font ad alta leggibilità, spigoli arrotondati, formato quadrato, mappa, adesivi e QR Code per giocare, i quattro volumetti (primi tre: Agenzia Investigalibri, A. I. investiga ancora, A.I. e lo scrittore scomparso) sono già diventati oggetto da collezione. Le illustrazioni su fondo grigio-seppiato, con musi appuntiti e baffuti, occhialoni e lente da investigatore ne caratterizzano il genere. Tommy Tevis, il ragazzino protagonista e narratore, alla fine dei primi tre racconti sperava sempre nel ritorno del suo amico e socio Nero Mouse, capo e detective dell’Agenzia specializzata nel risolvere misteri letterari, ma ora… Con un andirivieni continuo dentro e fuori i sogni, la consapevolezza che credere in essi non è facile, Tommy è l’alter ego di un appassionato lettore, ma anche dello scrittore. Il quale, con spumeggiante stile, si lancia in divertissement linguistici, in dialoghi ai limiti dell’assurdo, in allusioni maliziose al mondo dell’editoria (il Premio Scopa, ecc.), ma soprattutto condivide con i ragazzi libri e personaggi amati. Tommy ha occhiali grandi come quelli di Peter Parker (alias Spider-man), si sposta su un libro volante (In solitario, di R. Dahl), il suo capo Nero Mouse è un topo bibliofilo che legge L’amore ai tempi del groviera e spunta da una botola celata sotto il tappeto della biblioteca dell’orfanatrofio dove Tommy vive, da lì partono per indagare. Può trattarsi della scomparsa della protagonista di un romanzo rosa, della sparizione del manoscritto di Topea e Topetta, del rapimento di un famoso scrittore di romanzi horror, si arriva comunque a risolvere il caso. Tommy è sempre più bravo e Nero Mouse si prende molte vacanze dall’Agenzia, si sposa, si ritira in campagna. Già nel primo volume, con un sottovoce dell’autore, Tommy confidava al lettore che per la prima volta era andato a leggere Fenicotteri in orbita (P. Ridley) in cortile, al sole, e giocato anche a palla con altri ragazzi. L’indizio c’era già. In biblioteca, tra quei tanti libri, Tommy è l’unico lettore, anzi, lo era.