Cultura

21 giugno 2022

La zuppa pirata

Mamma e papà dovevano uscire/ Noi protestammo: “Vogliamo venire!”/ Ma mamma rispose, con modi spicci:/ “Noi ora usciamo, basta capricci!”. Arriva il babysitter: Gran cicatrice, barba e uncino,/ gamba di legno, forte d’accento. È nientemeno che il pirata Long John Scardy Premiato Cuoco di Mare. E dalla porta intrepidi e fieri/ ecco che irruppero dei bucanieri. Fin dalle primissime pagine i versi saltellanti e battenti a rime baciate o alternate mettono allegria, ma il traduttore Jacobaci meriterebbe anche lui la copertina accanto a un Maestro quale Neil Gaiman - autore del fumetto di culto Sandman e di fantasy per adulti e ragazzi come Coraline, Stardust, Il figlio del cimitero e lo straordinario albo I lupi nei muri - che stavolta lascia l’amico McKean per un altro Maestro dell’illustrazione, Chris Riddell.

Malgrado la perplessità se non diffidenza dei due ragazzi (e del cagnolino) quella scatenata ciurma multicolore, multietnica, multigenere, variamente armata e abbigliata prepara una cena tuttigusti mischiando nel pentolone anche dobloni, palle di cannone, bandane, la bandiera teschio e ossa, “lacrimucce di sirena per salare: un goccio appena”. Ed eccola pronta: Zuppa pirata! Zuppa pirata!/ Ma che zuppa prelibata!/ E ti aggiusta la giornata!/ Anche tu sarai un pirata!

Poi la nave si trasforma in un vascello che scioglie le vele e sorvola maestosamente la città sullo sfondo della luna nelle indimenticabili tavole di Riddell. Al ritorno anche i genitori si gettano sulla zuppa rimasta e si trasformano in ladroni golosi e gioiosi: Ed è così che da quella serata/ ho un babbo corsaro e una mamma pirata. La morale - per chi la vuole - sta nell’allegria e nel divertimento del racconto.

Gaiman in un’intervista su “Robinson” del 29 gennaio spiega che le (sue) storie fantasy e horror stanno sulle spalle di giganti come i miti e le fiabe, “fondamenta sulle quali costruire l’edificio della scrittura”.

L'autore

Fernando Rotondo