L’inflazione ha ripreso a crescere da metà anno come non si vedeva da tempo. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, a novembre i prezzi al consumo sono aumentati del +4,0% rispetto ad un anno fa, valore che non si registrava da 13 anni. La crescita dei prezzi dei beni energetici, che è all’origine dell’attuale ripresa dell’inflazione, ha fatto registrare nello stesso mese un aumento del +31,2% su base annua. Inoltre, le tensioni inflazionistiche alimentate dalla dinamica crescente dei prezzi dei beni energetici si stanno trasmettendo agli altri comparti merceologici come testimonia la crescita dell’inflazione di fondo.
INFLAZIONE – INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO ARMONIZZATO (IPCA). Variazioni annue
A NOVEMBRE INFLAZIONE AL +4%
NEL 2021 L’INFLAZIONE PIU ALTA DAL 2012
Elaborazioni su dati Istat
Tutto questo ha fatto sì che ad oggi l’inflazione acquisita per l’intero anno 2021 sia pari all’1,9%. Per trovare una variazione annua maggiore bisogna tornare indietro fino al 2012 quando fu del 3,3%. A testimoniare i timori per il rialzo dei prezzi c’è la diminuzione dell’Indice di fiducia dei consumatori registrato dall’Istat nei mesi di ottobre e novembre. In particolare, tra le nove serie componenti l’indice, peggiorano notevolmente il giudizio sulla situazione economica del paese, quello sulla situazione economica della famiglia e sul bilancio familiare; inoltre si registra un deterioramento delle attese di possibilità future di risparmiare e di acquisto di beni durevoli.
Più inflazione, infatti, si traduce immediatamente in una maggior spesa per le famiglie. Applicando alla struttura della spesa media per consumi delle famiglie del 2020 i corrispondenti valori dell’inflazione acquisita per il 2021 a livello di divisione di spesa si può avere una approssimazione di quanto costa questa tassa occulta.
INCREMENTO DELLA SPESA DELLE FAMIGLIE NEL 2021 A PARITÀ DI CONSUMI DEL 2020
Il risultato è che per mantenere gli stessi consumi del 2020 mediamente ogni famiglia ha un aggravio di spesa circa 415 euro.
Ovviamente a seconda delle tipologie di famiglie l’impatto può essere abbastanza differente.
Considerando le famiglie rispetto alla condizione professionale della persona di riferimento e limitandoci ad un paniere essenziale - spesa per generi alimentari, bollette e trasposti - sono le famiglie nelle quali la persona di riferimento è operaio o in cerca di occupazione o ritirato dal lavoro a subire lo svantaggio comparativamente maggiore. A fronte di incrementi di spesa molto simili infatti per queste due tipologie familiari il peso di queste spese è superiore rispetto alle altre tipologie.
ALIMENTARI, BOLLETTE E TRASPORTI: PESO SULLA SPESA COMPLESSIVA E INCREMENTO NEL 2021