Cultura

12 gennaio 2024

Girare il mondo e raccontare: la vita da inviato in un libro

“Come girare il mondo gratis. Un giornalista con la valigia” di Enrico Franceschini, pubblicato recentemente da Baldini + Castoldi, è non solo un affascinante libro di viaggi, ma è anche uno spaccato interessante sugli avvenimenti storici degli ultimi quarant’anni, avvenimenti importanti, che hanno cambiato il mondo; è, inoltre, un omaggio ai “grandi” del giornalismo italiano, da Scalfari a Bocca, da Zucconi a Garimberti, solo per citarne alcuni.

Ma è soprattutto il racconto della vita da inviato di Enrico Franceschini: partito da Bologna, a vent’anni, con il borsone rosso di basket, pieno di entusiasmo e tanti sogni, pochi dollari in tasca, arriva a New York, dove i suoi sogni si scontrano con la realtà. Ma, grazie alla sua passione, a una forte determinazione e a un grande e continuo impegno, dopo tantissimi tentativi andati a vuoto, riesce, alla fine, ad avere un contratto importante da un grande giornale e diventa corrispondente estero. Dagli Stati Uniti si sposta poi in Russia, da Mosca va a Gerusalemme e infine a Londra dove risiede attualmente.

Girando il mondo, Franceschini racconta, “in diretta”, elezioni, terremoti, Olimpiadi, colpi di Stato, Hollywood, terrorismo, notti folli alla Trump Tower di Manhattan in compagnia di Federico Fellini e banchetti in frac a Buckingham Palace, ospite della regina.

Franceschini ha conosciuto  e intervistato personaggi che includono i grandi della terra, da Ronald Reagan a Mikhail Gorbaciov, da Shimon Peres a Yasser Arafat, da Tony Blair al primo uomo sulla luna, Neil Armstrong. La sua vita è ricca di avventure, colpi di scena, tanta libertà ma anche di qualche senso di colpa per aver scelto un lavoro che lo ha costretto a vivere sempre lontano dai suoi genitori.

Ma quello che, nel suo racconto, colpisce, più di tutto, è la sua grande umiltà perché, nonostante i grandi successi raggiunti, non cede mai all’autoesaltazione ma giustifica i risultati come un semplice colpo di fortuna, perché, secondo Franceschini, “si è sempre trovato al momento giusto nel posto giusto”.Ha, invece, sempre parole di ammirazione nei confronti dei suoi colleghi, ritenuti tutti più bravi di lui.

Il libro, scritto con uno stile scorrevole, è coinvolgente, interessante, ironico, divertente e commovente. È un libro da leggere, regalare, studiare.

E, quando arrivi alla fine della lettura, ti accorgi che ti dispiace perché vorresti continuare ancora ad ascoltare tante altre storie della sua incredibile vita.

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L'autore

Vincenza Fanizza