Cultura

14 ottobre 2024

Tutti per uno: quando stare insieme aiuta a crescere

Fabrizia, detta Fabri, è l'adolescente voce narrante di un bel libro di Anna Oliverio Ferraris.

L'autrice, una notissima psicoterapeuta dell'età evolutiva, da diversi anni preferisce la forma narrativa alla saggistica per sollecitare lettrici e lettori a riflettere sulle mille sfaccettature del disagio giovanile, che sempre più spesso ci colpisce e ci lascia attoniti quando emerge dalla cronaca nera dei giornali. Ma, si sa, sulla stampa emergono i fatti più eclatanti, più efferati, mentre invece esistono tanti drammi che in sordina disturbano tanti bambini e ragazzi e che non sempre trovano negli adulti l'ascolto e la sensibilità necessari.

Tutti per uno si intitola il libro, edito da Salani, con un sottotitolo ancora più significativo: Un romanzo per dare voce alle cose non dette. Diciamo subito che lo sforzo di Oliverio Ferraris nella costruzione delle varie storie che emergono da queste pagine è individuare dei percorsi attraverso i quali bambini e adolescenti che hanno vissuto male il rapporto con gli adulti, in particolare in famiglia, possono in qualche modo ritrovare serenità e riprendersi la vita.

Fabri, figlia unica, ha vissuto malissimo la separazione dei genitori quando aveva solo 10 anni e ancora peggio essere catapultata nelle nuove famiglie del padre e della madre. Riccardo è devastato dai sensi colpa per avere provocato un incidente che ha reso inabile il fratellino. Valeria non ha accettato che la madre, vedova, sposasse un uomo molto più giovane di lei dopo essersi sottoposta a interventi di chirurgia estetica. Quang, vietnamita adottato fin da bambino da una famiglia italiana, scopre con dolore la sua diversità "etnica" soprattutto a causa della crudeltà degli altri. Alessio che porta biancheria femminile per protesta contro i suoi genitori che voglio imporgli una scelta insopportabile. Stella costretta a testimoniare contro il padre. Mosi, piccolo profugo dalla Sierra Leone separato dall'adulto che lo accompagnava e senza possibilità di comunicare con la sua famiglia. Gianna bullizzata da quella che considerava la sua migliore amica.

Con la sapienza che le deriva dall'esperienza sul campo e dal suo lavoro di scienziata, Anna Oliverio Ferraris trova il modo di far incontrare questi ragazzi e queste ragazze, tutti adolescenti, in un gruppo coordinato da due psicoterapeuti. A questo punto il racconto, senza cedere a banalità e luoghi comuni e senza trionfalismi, fa emergere i drammi che ciascuno ha vissuto, il dolore e la rabbia che ciascuno cova dentro di sé, i sensi di colpa, la difficoltà di parlarne e lo sforzo della condivisione. Ma questo non è un romanzo che, indugiando sui dettagli del disagio vuole provocare nelle lettrici e nei lettori moti di indignazione o tifoserie tra chi difende gli adulti e chi i ragazzi. L'autrice non giudica né gli uni né gli altri e ci invita a riflettere sull'importanza del dialogo e sulla reciprocità. È un romanzo di formazione che spinge all'ottimismo, ma solo se si è consapevoli che quando alcune situazioni alterano gli equilibri anche emotivi e psicologici delle persone, grandi o piccole che siano, le soluzioni ci sono, ma non sono semplici, perché bisogna avere il coraggio di guardarsi dentro, di rispecchiarsi negli altri, di riconoscere, soprattutto da parte degli adulti, i propri errori e le proprie superficialità. È un romanzo che molti ragazzi dovrebbero leggere, ma anche i loro genitori. E in un mondo fatto della solitudine nei social aiuta a riscoprire la gioia dello stare insieme. In presenza.

Anna Oliverio Ferraris, Tutti per uno. Un romanzo per dare voce alle cose non dette, Milano, Salani, 2024. Prima edizione, 2018. Pp. 168, € 14,90