Servono investimenti ma anche un grande rinnovamento culturale, didattico, professionale di chi nella scuola lavora. Una riflessione di Francesco Sinopoli e Dario Missaglia.
L’arrivo massiccio dei profughi ucraini richiede alle scuole italiane specifici interventi didattici e pedagogici.
Perchè non possiamo accontentarci di una libertà di insegnamento vista come garanzia individuale ma dobbiamo metterla al centro del fare scuola, ovunque.