Attualità

05 agosto 2021

Laila, nuova vittima sul lavoro

Laila El Harim aveva appena iniziato il turno di lavoro alla Bombonette di Camposanto, nel modenese, azienda che si occupa di materiali per imballaggio ad uso delle pasticcerie. Laila vi lavorava da pochi mesi e aveva tra i compiti anche quello di gestire una fustellatrice, uno strumento sagomatore che taglia vari materiali con estrema precisione. Proprio da quel macchinario i soccorritori e i vigili del fuoco l'hanno estratta dopo l'incidente, quando però ormai non c'era più nulla da fare. La donna sarebbe morta sul colpo. Accadeva pochi giorni fa, era il 3 agosto.

L'incidente in cui Laila ha perso la vita ricorda quello di Luana D’Orazio, la ragazza morta in provincia di Prato nel maggio scorso a 22 anni, e anche lei madre, risucchiata in un rullo dopo essere rimasta impigliata in un orditoio di un’azienda tessile. Nonostante gli appelli, e l’indignazione, che fanno seguito ad ogni incidente si continua a morire di lavoro, oggi, in Italia. Da gennaio a luglio, infatti, nel nostro Paese si contano già 562 infortuni mortali sul lavoro, secondo i dati Inail.

La procura di Modena ha disposto l'autopsia sul corpo di Laila dopo aver aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. Gli inquirenti hanno posto sotto sequestro la fustellatrice che ha provocato il decesso dell'operaia, mamma di una bambina di quattro anni. A seguito della relazione predisposta dagli ispettori del lavoro di Modena, si legge in una nota, è stato possibile accertare che Laila era stata assunta con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato e che ha iniziato il proprio turno di lavoro presso la sede della Bombonette alle 5.50. La fustellatrice a cui lavorava Laila era provvista di un doppio blocco di funzionamento meccanico, ma purtroppo azionabile, da parte dell'operatrice, soltanto manualmente e non automaticamente. ''Ciò ha consentito un'operazione non sicura che ha cagionato la morte per schiacciamento'', si legge nella nota degli ispettori modenesi. Riguardo alla dinamica dell'infortunio e alla conformità del macchinario secondo i principi della massima sicurezza tecnicamente possibile, sono in corso specifiche indagini da parte degli ispettori Upg della Usl di Modena. Ulteriore documentazione acquisita sull'organizzazione della sicurezza verrà esaminata dal direttore dell'Ispettorato del lavoro che ne informerà il ministro Andrea Orlando anche ''per definire, secondo le competenze, le azioni da intraprendere dopo aver stabilito l'esatta dinamica e le relative responsabilità'', si conclude nella nota.

"Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Laila El Harim, operaia uccisa dalla fustellatrice a cui lavorava, presso l'azienda che produce cartoni per alimenti a Bombonette di Camposanto. La strage va fermata: ribadiamo al Governo che occorre un patto per la salute e sicurezza sul lavoro” scrive in una nota la CGIL Nazionale. “Basta parole, la sicurezza è un'emergenza nazionale che - prosegue la Confederazione - deve essere affrontata investendo nella prevenzione, rafforzando l'attività ispettiva, i controlli e la formazione”. Inoltre, “le risorse del Pnrr destinate alle imprese e alle aziende devono essere vincolate al rispetto dei contratti e di tutte le norme su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, fino ad arrivare ad una vera e propria patente a punti per tutte le aziende”.

La CGIL Modena, a sua volta, "rimarcando piena fiducia verso gli organismi competenti, cui spetta accertare la correttezza delle misure di prevenzione, la dinamica e le cause dell'infortunio mortale, chiede a gran voce che venga fatta piena luce sulla vicenda e sulle eventuali responsabilità”. Manuela Gozzi, segretaria generale della CGIL Modena commenta: “ora abbiamo bisogno di azioni concrete, di messa in campo di risorse da parte delle istituzioni e delle autorità competenti, e di interventi tutti finalizzati per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Non è più sopportabile dover commentare fatti di questa tragicità ed assistere al contempo allo smantellamento delle tutele nel mondo del lavoro e alla derubricazione dall'agenda politica della sicurezza nei luoghi di lavoro". Per queste ragioni la CGIL Modena sostiene e promuove le iniziative di fermate dal lavoro che saranno proclamate dai rappresentanti sindacali nelle aziende dell'intero territorio provinciale. "Questa iniziativa - conclude Manuela Gozzi - vuole raccogliere la solidarietà dei lavoratori e delle lavoratrici del territorio e vuole lanciare una sfida: il lavoro, il suo valore, la sua dignità e la dignità di chi lavora devono tornare al centro della società. Non è più tempo di grandi intenzioni proclamate un minuto dopo la tragedia, è tempo di grandi scelte ed investimenti prima del prossimo incidente".

Sulla morte di Laila è intervenuto, tra gli altri, il vescovo di Modena, Erio Castellucci: "condivido questo profondo dolore e sono vicino alla famiglia di Laila El Harim. Purtroppo - scrive il vescovo in una nota della diocesi di Modena, Nonantola e Carpi - anche il nostro territorio e la nostra comunità vengono rattristati da questo fatto gravissimo, una morte sul lavoro, una piaga che pare non si riesca a debellare nel nostro Paese visti i numeri, drammatici, di questo 2021. Ora piangiamo la perdita di una donna, di una mamma, esprimiamo solidarietà ai familiari, con sincerità e commozione, ma questo non basta, come non è sufficiente l'indignazione del momento. Occorre l'impegno di tutti affinché questi drammi non si ripetano".

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto un colloquio telefonico con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, per acquisire informazioni relative agli ultimi incidenti sul lavoro avvenuti in questi giorni e alle iniziative adottate dal ministero per contrastarli e per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel corso della telefonata il ministro Orlando ha informato il Capo dello Stato che il tema della sicurezza e della salute sul lavoro è sottoposto ad una costante ed incisiva attenzione sulla scorta della consapevolezza che in materia di prevenzione sia richiesta un'azione continua da parte degli organi di governo. Mattarella ha ancora una volta opportunamente sottolineato al ministro del Lavoro, e all'intero governo Draghi, che occorre una svolta delle istituzioni per fermare gli incidenti e le morti sul lavoro, una piaga sociale inaccettabile.

L'autore

Pino Salerno