Filologo e docente di Letteratura spagnola. Editorialista del quotidiano El Paìs sui temi dell’Istruzione e della filosofia dell’educazione.
Occorre pensare i curricula o programmi di studio come strumenti di lavoro dinamici che favoriscono l'interdisciplinarità e la connessione con i contesti in cui gli studenti si formano.
La deriva che ha preso l'educazione regolamentata ci ha portati a trasformare l'atto di qualificare in un festival di spropositi segnato da credenze, comportamenti e decisioni di ogni tipo.
La presenza dei libri di testo come risorsa è una delle grandi tradizioni dell'educazione. Le alternative in campo oggi sono davvero valide?
Fare l'insegnante è una vocazione? Un intrigante intervento di Alonso Albano.
Le competenze falliscono nel loro intento ciclico di indirizzare la scuola, proprio perché non sono state concepite per essa. Restano immobilizzate nella corsa utilitaristica che divora l’umanità, la stessa che considera la scuola come una sorta di stadio dove gareggiano i vincitori e i vinti.
Questo è il momento di superare ogni divisione su contenuti “ornamentali” e di allargare la nostra visione didattica in direzione del pacifismo, basandosi sui principi fondamentali che ispirano i progetti educativi.