Centro nazionale FLC CGIL
Il Ministro continua ad intromettersi in affari che non gli competono. L’ultima folle proposta del tetto al 20% degli alunni migranti nelle classi italiane lo dimostra.
Una riflessione a partire da una sentenza della Corte Costituzionale non abbastanza considerata che apre rilievi di grande interesse.
Recentemente il Ministro dell’Istruzione si è lanciato in una spericolata ricostruzione dei danni del ‘68 rilascuando affermazioni false o falsificatrici ed equivoche.
La scuola prepara il più gran numero possibile di cittadini colti e capaci, ma poi è la società che applica i suoi criteri meritocratici, di classe, e ristabilisce i “meriti” (di classe). Non è la scuola la responsabile del blocco dell’ascensore, ma è la società stessa che ha chiuso gli sbocchi.
I diritti dei cittadini non dipendono dal territorio di appartenenza.