La rivista

n. 4aprile 2024

Mentre questo numero va online gli occhi del mondo sono puntati sui tragici eventi che si consumano in Israele e Palestina. Le immagini di violenza e distruzione che giungono dalle strade di quei luoghi richiamano l’attenzione su una situazione che va ben oltre il mero scontro armato: è una ferita aperta che colpisce al cuore delle speranze di pace e stabilità in una delle regioni più contese del pianeta. Purtroppo nessuno di noi, gente comune che comunemente desidererebbe la fine di questa e di tutte le altre guerre, ha il reale potere di intervenire. Ma qualcosa che possiamo fare c’è. In momenti di difficoltà come questi possiamo far emergere e divulgare le nostre più profonde riflessioni sul mondo che vogliamo. In momenti come questi possiamo guardare oltre le cronache del giorno e considerare le lezioni che possiamo trarre per il futuro. La crisi attuale ci richiama alla necessità di riflettere sui valori fondamentali della pace, della comprensione e della coesistenza pacifica, ma anche di guardare avanti verso un mondo che possa offrire opportunità di prosperità e benessere per tutti, di guardare ad un nuovo modello sociale di fare impresa dove le fabbriche non esplodono e le persone non rischiano più la vita ogni giorno mentre lavorano. Che guardi ad un futuro sostenibile.

In un mondo che lentamente muore, futuro sostenibile significa tante cose, in questo numero ne nominiamo una, per cominciare: transizione ecologica. In questo caso transizione ecologica verso la mobilità sostenibile. Una prospettiva e una opportunità unica, in linea con gli ambiziosi obiettivi climatici di decarbonizzazione e neutralità climatica dell’Europa, che va imboccata senza indugi e in modo coerente. L’Italia è ancora molto indietro a causa di due grandi assenti: politiche industriali e climatiche. L'idrogeno verde si presenta come una delle soluzioni più promettenti per ridurre le emissioni nocive e promuovere un ambiente più pulito. Investire in tecnologie green e promuovere forme di trasporto eco-sostenibili è un passo essenziale verso un futuro più sostenibile per le generazioni a venire.

Un futuro che guarda avanti guarda ad una generazione che rifugge la violenza, in questo caso la violenza di genere, una piaga che sta sbriciolando le fondamenta della nostra società. Pochi giorni fa in Grecia una ragazza di ventotto anni è stata uccisa dal suo ex fidanzato qualche metro dopo aver lasciato la stazione della polizia, dove si era recata per chiedere aiuto. Ma nessuno l’ha aiutata. In Italia sono già 33 i femminicidi commessi nei primi 4 mesi del 2024. Questa è una realtà che non può essere ignorata. È urgente adottare misure concrete per proteggere le vittime, educare le nuove generazioni al rispetto e promuovere una cultura dell'uguaglianza e dell'inclusione. E per farlo bisogna partire, anche, dalla scuola. Luogo di ascolto, di rifugio e di ripartenza. Si parla tanto di scuola anche in questo numero, in particolare di valutazione, perché ce lo impone l’agenda politica e perché non si dimentichi che la scuola che vogliamo è democratica e inclusiva e che non si possono strumentalizzare parole come merito, chiarezza, serietà, nascondendo il vero intento di riportare la scuola indietro di cento anni. La scuola deve sviluppare la personalità degli studenti e non selezionare. La scuola deve includere, senza far rimanere indietro nessuno.

Parlando di sfide, non possiamo trascurare quelle etiche e sociali che accompagnano l'avvento dell'intelligenza artificiale, un argomento di cui ci stiamo occupando ormai da mesi. Mentre questa tecnologia offre un enorme potenziale per migliorare la nostra vita quotidiana, sorgono anche questioni importanti riguardanti la privacy, il consenso e il controllo umano. È essenziale un dibattito aperto e trasparente su queste questioni, guidato da valori etici e dal rispetto dei diritti di tutti.

Ci auguriamo di essere d’ispirazione per tutti voi. Buona lettura.

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SUI GENERIS - Questioni di parità

Le ragazze stanno bene?

Di Martina Polimeni

La violenza di genere comincia presto: i giovani vivono una vita “onlife” che alimenta una cultura maschilista e sessista. La scuola ha un ruolo fondamentale nell’educazione alla destrutturazione dei modelli di genere. Il parere della psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris.

EcoLogicamente

Mobilità al lavoro: verso la giusta transizione

Di Rachele Gonnelli, Duccio Zola

Affrontare la sfida della transizione ambientale e sociale è essenziale per promuovere un nuovo modello di sviluppo basato sul lavoro, sui diritti e sulla sostenibilità. Occorre una nuova idea di mobilità non solo elettrica ma pubblica, integrata e condivisa e un orientamento, del nostro Paese, verso una politica industriale e climatica.

Ricerca bene comune

L’idrogeno: l'oro verde per un futuro sostenibile

Di Sara Spadelio

Il Contributo dell'Istituto per i Processi Chimico Fisici del CNR di Messina per affrontare le sfide poste dalla transizione ecologica.

Attualità

Creazione e manipolazione del consenso nelle società digitali avanzate

Di Claudio Franchi

Sfide e pericoli di disinformazione: la linea sottile tra propaganda e manipolazione psicologica e la questione del potere e della minaccia alla democrazia. Come può essere difficile navigare nelle acque della comunicazione tra algoritmi, modelli di previsione del comportamento e le ultime frontiere dell’Intelligenza Artificiale.

Politiche educative

Valutazione, scuola e società: un trio indissolubile

Di Salvatore Salzano

La valutazione formativa tra riforme e sfide pedagogiche. Una prospettiva storica e contemporanea.

Politiche educative

OLTRE IL VOTO: ALLA RICERCA DELL’EQUILIBRIO PEDAGOGICO

Di Massimiliano De Conca

Dalla valutazione descrittiva al ritorno dei numeri deciso dal Disegno di Legge 924bis/2023. Una riflessione sull'inutilità pedagogica e il danno psicologico della valutazione rigida nell'educazione.

Politiche educative

Gli organi collegiali cinquant'anni dopo

Di Massimo Baldacci

Nascita e sviluppo degli Organi collegiali della scuola e prospettive generali di un loro possibile rilancio nel nostro tempo.