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UN IMPEGNO ESSENZIALE, INVISIBILE AGLI OCCHI

Ho vissuto tutte le stagioni delle RSU nel mio territorio. Inizialmente, da precaria, sono stata una riempi-lista per altri candidati di punta; successivamente, sono diventata la prima candidata della lista nella mia scuola. Oggi, da assistente amministrativa – dopo essere stata collaboratrice scolastica – appartengo a una parte della comunità educante spesso messa in secondo piano, se non dimenticata. Eppure, il nostro lavoro è fondamentale: un’attività spesso invisibile agli occhi di chi riduce la scuola al solo rapporto tra studenti e docenti.

Fin dall’inizio, candidandomi, ho voluto spiegare ai colleghi – insegnanti compresi – che nella scuola, intesa come comunità educante, non esistono gerarchie nel valore del lavoro: ogni profilo è interconnesso e ogni ruolo ha la propria importanza.

Mi sono sempre candidata e ho lavorato affinché nella mia scuola ci fosse una lista FLC CGIL perché credo nella democrazia e nella responsabilità. Siamo tutti artefici della nostra condizione lavorativa, del nostro benessere sul posto di lavoro e di quello delle persone che ci circondano. Comunicare, confrontarsi, discutere, talvolta anche con fermezza, è essenziale.

In una realtà come la nostra, in un piccolo paese e in una provincia di dimensioni ridotte, essere RSU è un ruolo di grande responsabilità: siamo il primo punto di riferimento per tutti, perfino per l’Amministrazione. Se poi si è militanti della CGIL, il peso del ruolo cresce ulteriormente: viene riconosciuta la nostra storia, la nostra competenza, la nostra visione politica. Ho sempre interpretato il mio ruolo di RSU come garante del contratto, come figura di raccordo tra lavoratori e organizzazione, e come strumento per riequilibrare i rapporti di forza all’interno della scuola.

Mai come oggi è necessario moltiplicare le occasioni di confronto. In un contesto in cui molti colleghi tendono a delegare, essere una RSU della CGIL significa riportare il dibattito su un piano collettivo, contrastando spinte corporative e lavorando nell’interesse di tutti.

Ho ricoperto questo ruolo durante ogni rinnovo contrattuale. Con il supporto della mia organizzazione sindacale ho imparato a riconoscere le novità introdotte nei contratti e a smascherare le false narrazioni usate per dividere i lavoratori. Non è stato semplice, soprattutto in anni in cui la nostra categoria e i nostri profili sono stati costantemente sotto attacco.

Credo nel valore della RSU quando è intesa nel suo senso più autentico: un organo plurale, realmente rappresentativo, non un semplice strumento di contrattazione. In questi anni, con la FLC CGIL, siamo stati protagonisti di battaglie cruciali: contro gli scippi provocati dalle incursioni della legge; contro i contratti separati da noi non firmati, che hanno dimezzato le risorse; per tutelare i lavoratori durante il difficile periodo del COVID; per restituire dignità a un lavoro che altri vedono solo come un costo.

Sono sempre stata presente come RSU e come militante della FLC CGIL, e continuerò ad esserlo.

Voglio ripartire da qui. Per questo mi sto impegnando con determinazione nella nuova campagna RSU 2025: per essere, ancora una volta, protagonista del cambiamento. Insieme. E da una sola parte: la tua!

L'autore

Stefania Viscardi

Assistente amministrativa e RSU presso l’Istituto Comprensivo Statale Bosisio Parini di Lecco