I lavoratori e le lavoratrici di scuola, università, ricerca e AFAM sono chiamati a metà aprile al voto per le rappresentanze sindacali unitarie. È un'occasione importante per riaffermare l’importanza della rappresentanza sindacale e della partecipazione. Il nostro sindacato si basa su salde radici nei luoghi di lavoro, sul contributo dei delegati e delle delegate che partecipano attivamente alle scelte a livello territoriale e nazionale. La contrattazione nei luoghi di lavoro così come la contrattazione nazionale rappresenta – oggi più che mai – lo strumento più efficace per difendere le persone, garantire loro diritti, tutelare il salario, contrastare gli abusi, gli arbitri e le iniquità.
In un contesto sociale dove prevale l’individualismo, che significa isolamento e tensione al corporativismo sul versante sindacale, siamo convinti – anzi siamo ancora più convinti – che la strada da percorrere sia esattamente opposta: quella del sindacato confederale, della battaglia collettiva per i diritti e della rappresentanza sociale. Le spinte corporative e individualistiche condannano i lavoratori alla debolezza, alla solitudine e alla marginalizzazione, solo l’azione collettiva e confederale è in grado di coniugare l’interesse generale con la tutela dell’interesse individuale e quindi rendere più forti le istanze e le richieste.
Soprattutto in questa fase storica, politica e sociale le elezioni nei settori della conoscenza si caricano di una rilevanza senza precedenti: i luoghi del sapere, dove la precarietà è sempre più diffusa, sono sotto attacco a partire dai diritti e dalle tutele nel lavoro, dalle condizioni salariali. La stessa idea costituzionale di scuola, università ricerca e alta formazione viene messa in discussione con tagli alle risorse, tentativi di privatizzazione e di frammentazione attraverso l’autonomia differenziata. Le stesse professionalità vengono mortificate, soprattutto nella scuola, con l'imposizione di modelli gerarchici e l'aumento di procedure burocratiche.
Crediamo che occorra difendere strenuamente il sistema pubblico della conoscenza presidio fondamentale in una società aperta, inclusiva e democratica perché così si garantisce emancipazione sociale e contrasto alle diseguaglianze, sviluppo sostenibile. Così come dobbiamo difendere diritti e libertà costituzionali quali il diritto all’istruzione, la libertà di ricerca e la libertà di insegnamento.
Il valore di chi lavora nella scuola, università, ricerca e AFAM sta prioritariamente nel costruire ogni giorno un pezzo di futuro del nostro Paese: dobbiamo rivendicarlo con forza, tutti e tutte insieme. Solo così riusciremo a difendere il valore del nostro lavoro, i diritti costituzionali che preserviamo, la cultura e la scienza e le prospettive dei ragazzi e le ragazze, dei bambini e delle bambine che ogni giorno educhiamo e curiamo.
Negli articoli che leggerete in questo numero della rivista troverete approfondite le ragioni politiche, culturali di un modello di relazioni sindacali funzionale non solo alla difesa degli interessi di chi lavora, ma anche al rafforzamento di un sistema formativo che sappia rispondere alla complessità del mondo giovanile e a un sistema di ricerca attento agli interessi strategici del paese e aperto al mondo.
Votare la FLC CGIL alle elezioni RSU 2025 significa dare fiducia e forza al sindacato che si è battuto e continuerà a battersi per questi valori e per questi obiettivi. Oggi più che mai, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti e di tutte, perché sempre da una sola parte ci troverai, la parte dei diritti, dei valori. La tua parte.