Attualità

14 ottobre 2024

Ecoansia, il primo grande studio italiano sui giovani

È in corso un’indagine promossa da Greenpeace Italia, ReCommon, Unione degli universitari (UDU) e Rete degli studenti (RdS), con il supporto scientifico dell’Istituto Europeo di Psicotraumatologia e Stress Management (IEP) che si propone di studiare l’impatto del cambiamento climatico sulla vita dei giovani.

Nell’ambito della campagna “Chiedimi come sto” di UDU e RdS, lanciata nel post pandemia in Italia per prendersi cura della salute mentale delle giovani generazioni, le organizzazioni stanno promuovendo nelle scuole e nelle università italiane la compilazione di un questionario online da parte di migliaia di studenti per comprendere l’impatto che la crisi climatica e i sempre più frequenti eventi meteorologici estremi hanno sulla salute degli under 35 del nostro Paese.

Lo studio, partito lo scorso maggio, riguarda infatti principalmente un campione di studentesse e studenti con lo scopo di indagare la diffusione della solastalgia, disturbo conosciuto anche come “ecoansia” e relativo alle conseguenze traumatiche e psicopatologiche che gli eventi legati alla crisi climatica possono avere sulla popolazione giovanile.

«Questo studio ci permetterà di acquisire dati basati sulle evidenze scientifiche al fine di sensibilizzare le istituzioni politiche affinché adottino misure pratiche a sostegno delle presenti e future generazioni», dichiara Rita Erica Fioravanzo, presidente dell’Istituto Europeo di Psicotraumatologia e Stress Management. «Uno studio di questa importanza svolto in Italia potrà inoltre costituire un modello da replicare nei Paesi del Mediterraneo massimamente afflitti dalle disastrose conseguenze del cambiamento climatico».

Come già detto l’indagine è ancora in corso e invitiamo tutti a partecipare: è molto importante diffondere il messaggio, specialmente tra i giovani specialmente il messaggio tra i giovani compresi nella fascia di età fra i 14 e i 16 anni.

Fate girare il questionario