Attualità

07 ottobre 2023

Le mancette del Ministro al personale della scuola

Il Ministro Valditara, come è ormai sua prassi, ha scritto al personale della scuola per annunciare trionfalmente di aver assunto, nella sua sovrana solitudine, la decisione di elargire specifici benefits a favore di docenti, ATA e dirigenti della scuola. Si tratta di sconti sui treni e sugli aerei (in convenzione con ITA, Trenitalia e Italo) e sconti per l’acquisto di beni di consumo e l’utilizzo di servizi nei mercati e negli agriturismi per il momento in via sperimentale (in convenzione con la Coldiretti).

Gli sconti – consultabili sul sito del dicastero – vanno dal 10% sui treni per l’alta velocità, fino al 30% per un parcheggio in aeroporto, ma solo se parti da Roma Fiumicino.

Lavoratori e lavoratrici della scuola potranno poi unire l’utile al dilettevole e acquistando prodotti alimentari locali potranno consentire, come si legge nella convenzione con la Coldiretti, la promozione nelle scuole dell’educazione alimentare e fornire un valido esempio di un corretto stile di vita. Proprio così: gli insegnanti come “esempi viventi”.

“Interventi di un buon papà” li ha definiti Gianna Fracassi, segretaria generale della FLC CGIL, “che è pensoso della condizione dei lavoratori della scuola e che è convinto di restituire così facendo, autorevolezza a docenti dirigenti e amministrativi e tecnici dimenticando, peraltro, i collaboratori scolastici e gli educatori.

Bonus e sconti come in un supermercato quando hai la tessera socio. Poco importa poi se gli insegnanti italiani sono tra i meno pagati nei paesi occidentali e se ogni volta il contratto nazionale viene rinnovato con ritardi ingiustificabili. Come si ricorderà lo scorso 14 luglio è stato sottoscritto per la scuola addirittura il contratto 2019-21: siamo due anni indietro e quello che trapela dalla legge di bilancio circa le risorse disponibili per il rinnovo dei contratti pubblici non lascia certo ben sperare. 

Per non parlare dei 200 mila precari solo tra gli insegnanti che anche quest’anno, senza alcuna certezza sulla propria stabilizzazione, garantiranno il regolare svolgimento delle lezioni. O dell’autonomia differenziata che – oltre a tutto il resto – con un sistema d’istruzione spezzettato su base regionale potrebbe riportare alle vituperate gabbie salariali.

Caustico il commento della segretaria della FLC CGIL “Ci domandiamo se, tra i prossimi benefit, è incluso anche il rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai da due anni e che dovrebbe consentire al personale della scuola di recuperare la perdita del potere d’acquisto cumulata in questo periodo”. 

Così, oltre a viaggi e parcheggi in aeroporto, attacca il sindacato, “magari qualcuno potrebbe pagarsi anche l’affitto di casa o le medicine. Potrebbe essere anche questo un modo, e forse ben più efficace dei benefit, per ‘riconoscere l’enorme valore delle funzioni esercitate dal personale del mondo della scuola’”. Il ministro annuncia che a breve il pacchetto sarà ampliato. Per ora l’unica certezza è che la maggior parte degli sconti termineranno il 31 dicembre. Bonus a scadenza, in sostanza. Come il contratto, che per la verità è già scaduto.

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L'autore

Manuela Colaps