Attualità

10 febbraio 2022

La tutela dell’ambiente entra nella Costituzione

La tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi” entra in Costituzione.

L'Aula della Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale che modifica in tal senso due articoli della Carta, il 9 ed il 41. Il testo, alla seconda lettura alla Camera, è passato a Montecitorio con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti. Il Senato lo aveva approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre. Di conseguenza, entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum.

Il provvedimento prevede anche una riserva di legge statale per disciplinare le forme di tutela degli animali.

Con il voto odierno l’Italia si allinea ad altri Paesi che già da anni prevedono la tutela ambientale tra i principi fondanti della legge: sono la Spagna (che l’ha inclusa dal 1978), la Germania e la Francia.

Tra i tanti commenti dei politici e ambientalisti, ne citiamo alcuni:

“Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale - ha commentato il ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani - testimonio qui la presenza del Governo che crede in questo cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell'ambiente”.

“Grande soddisfazione per l'ok del Parlamento alla modifica della Costituzione con inserimento della tutela dell'ambiente e del principio di giustizia intergenerazionale", ha affermato il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (Mims), Enrico Giovannini che, come presidente dell'Asvis , era stato tra i promotori dell'inserimento della norma nella Carta Costituzionale. "Il Mims - ha sottolineato il ministro - sta già andando nella direzione dello sviluppo sostenibile, come il cambio del nome del Ministero dimostra. Lavoriamo per rendere infrastrutture e mobilità più sostenibili e resilienti per questa e per le future generazioni.”

“L’esito del provvedimento - ha precisato il  presidente della Camera, Roberto Fico - stabilisce che l’iniziativa economica privata non può svolgersi, tra le altre cose, in modo tale da recare danno alla salute e all’ambiente. Si tratta di un passaggio storico molto importante”.

“Il via libera definitivo arrivato oggi dalla Camera alla proposta di legge che prevede l'inserimento nella Costituzione della tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – rappresenta una bellissima e storica notizia per il nostro Paese. Stiamo parlando di un tema cruciale legato al nostro Pianeta, al centro delle politiche mondiali, europee e delle mobilitazioni dei giovani, che non poteva mancare tra i principi fondamentali della nostra bellissima Costituzione. Ora l'auspicio è che il nostro Paese passi anche dalle parole ai fatti affrontando con più decisione e concretezza i grandi temi ambientali, a partire dalla lotta alla crisi climatica e dalla diffusione degli impianti a fonti rinnovabili, e i tanti problemi irrisolti con interventi, riforme - come l'introduzione dei delitti contro la flora e la fauna che ancora manca all'appello - e azioni che vadano nella direzione della sostenibilità ambientale, dell'innovazione e della giusta transizione ecologica ed energetica”.

Anche Greenpeace e WWF hanno espresso la loro soddisfazione ma hanno anche dichiarato: “ Ora i cittadini vogliono fatti concreti”.

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L'autore

Vincenza Fanizza