Firenze- E’ lo straordinario racconto di una bellissima storia d’amore, è anche uno spaccato interessante del cinema italiano nel suo momento d’oro, è tutto questo e altro ancora il libro, pubblicato recentemente da Giunti, “Mio amato Belzebù - l’amara dolce vita con Monicelli e compagnia”, di Chiara Rapaccini, artista e scrittrice toscana.
In questo memoir intimo, appassionato, sincero e commovente Chìara ci parla del suo amore per Mario Monicelli, amore complicato, ma sempre intenso, fatto di luci e ombre.
Chiara Rapaccini ha appena 19 anni quando incontra, a Firenze, sul set del famosissimo film “Amici miei” Mario Monicelli che di anni ne ha 59. Lui già grande regista, lei comparsa e centralinista per guadagnare qualche soldo.
Ma la differenza d’età non impedisce a Chiara di lasciare Firenze, nonostante l’opposizione dei suoi genitori, per seguire il regista prima a Venezia, poi a Parigi e quindi poi a Roma per una vita insieme durata 35 anni.
Geniale, burbero, scontroso, autoritario, imprevedibile ma anche capace di dolcezza e tenerezza: questo il ritratto di Monicelli che ci descrive Chiara.
Bellissimi i messaggi lasciati in casa, nei posti più improbabili, con i versi di poeti, messaggi originali che il regista usava per dialogare con Chiara, quando si allontanava per i viaggi di lavoro.
“Mio amato Belzebù” è anche un affascinante racconto del mondo del cinema, ci svela i vizi e le manie dei grandi divi, dalla fissazione di Noiret per le scarpe alla passione di Mastroianni per la cucina o alle battute a raffica degli sceneggiatori da Oscar. Ci accompagna dietro le quinte di set ed eventi di decenni di cinema.
Ma il libro documenta anche la crescita di Chiara che da adolescente timida e piena di insicurezze piano piano si trasforma in una donna forte, determinata, diventa autonoma, indipendente e sceglie di seguire le sue passioni artistiche.
La scrittura della Rapaccini è coinvolgente, poetica, ironica, sincera, capace di farti riflettere ma soprattutto di emozionarti.
E quando arrivi alla fine del romanzo vorresti che Chiara continuasse a raccontare, a raccontare… perché la sua storia ti sembra unica e piena di magia.