Oggi l'educazione si trova a confrontarsi con un mondo in rapida trasformazione, in cui le tecnologie digitali e l'intelligenza artificiale stanno riscrivendo le modalità di apprendimento. L’uso dei videogiochi nell’insegnamento può offrire nuove opportunità per stimolare creatività e interazione, ma cosa significa educare in un contesto che mescola formazione, gioco e tecnologie avanzate? Sicuramente è necessaria una preparazione adeguata degli educatori che operano in contesti ludico-ricreativi e un profondo aggiornamento delle professionalità coinvolte. Ma non solo. Le riflessioni che emergono dagli articoli di questo numero indicano chiaramente che il futuro dell'educazione non è solo un adattamento alle nuove tecnologie, ma una vera e propria trasformazione dei modelli educativi, che tuttavia, soprattutto in un contesto in cui la digitalizzazione sta ridefinendo il modo di apprendere e di interagire con il sapere, non devono mai perdere di vista il loro obiettivo primario: la formazione di cittadini critici, consapevoli e solidali. In questo processo, le voci dei grandi pedagogisti, come Don Milani, la cui lezione rimane centrale nel dibattito sull'educazione, sono le pietre angolari di una scuola che non solo insegna, ma educa alla vita.
Questo è l'ultimo numero di questo lungo anno trascorso insieme, per il quale vi ringraziamo. Vi auguriamo buone feste, ci rivediamo nel 2025!
Buona lettura.
La foto di copertina è di Giovanni Carbone.
Dal gioco spontaneo, piacere e necessità primordiale, ai digital games come esercizio alla sopravvivenza: una riflessione su pericoli e potenzialità dei videogiochi in ambito scolastico.
Un’analisi del concetto di gioco tra atto libero/disinteressato e strumento educativo, guardando alle linee di pensiero nel panorama italiano.
Sfide, opportunità e incertezze nella riforma dell’orientamento scolastico: l’esperienza del Liceo Statale Meucci di Aprilia.
Inizio, sviluppo e fine di un’esperienza considerata come uno degli esempi insieme più conseguenti, più concreti e più estesi di democratizzazione della scuola.
Tra memoria e omissioni: i segreti nella relazione tra Don Milani e la Chiesa.
Proposte alternative e metodi innovativi per il nuovo millennio.
Le nuove linee guida sull'educazione civica hanno la pesante assenza di riferimenti all’educazione alla pace. Tra solidarismo e nazionalismo il ruolo della non violenza come antidoto all'involuzione culturale.
Tra politiche di business e degrado della qualità educativa, il nuovo decreto Bernini rischia di sancire un sistema parallelo che favorisce gli atenei profit a scapito della formazione universitaria pubblica, sollevando un acceso dibattito su legittimità, equità e futuro del panorama accademico italiano.