Cultura

24 novembre 2022

Il Festival Internazionale di Cinema e Donne 2022 racconta i mille volti della violenza

I mille volti della violenza”, un titolo, purtroppo, di grande attualità, per la 43esima edizione del Festival Internazionale di Cinema e Donne che torna, quest’anno, in grande stile, con tante novità, la consueta centralità degli sguardi femminili, il dialogo tra paesi e le generazioni.

Il festival, diretto da Paola Paoli e Maresa D’Arcangelo, si terrà a Firenze, tra Deutsches Institut Florenz, Institut français Firenze, cinema La Compagnia, dal 23 al 27 novembre

Il Festival, quest’anno, racconta quella che è una vera e propria piaga sociale, trasversale. Un tema, quello della violenza sulle donne, che viene affrontato da diverse angolazioni e prospettive, grazie alla capacità e alla qualità delle opere in programma, che vanno ad indagare in profondità, alla ricerca delle sue radici, svelandone i meccanismi e le motivazioni, le mistificazioni e rivelano tutta la sua gravità.

“I film delle autrici - ha spiegato Maresa D’Arcangelo - forniscono sguardi sempre originali, capaci di vedere quello che si nasconde dietro fenomeni difficili da comprendere come il femminicidio, eredità di un passato che non vuole passare, violenze fisiche e psicologiche che tornano a ripetersi, acuite da emergenze come guerre, razzismo, migrazioni”.

Da segnalare, la collaborazione con tre tra i più importanti festival europei dedicati al cinema delle registe: Films Femmes Mediterranée di Marsiglia, Dràc Magìc di Barcellona e Tricky Women/Tricky realities di Vienna; le anteprime dei film "La traversée", opera d'animazione di Florence Mihaile, sul dramma delle donne e dei bambini nel corso delle migrazioni; "Good morining Tel Aviv", direttamente dalla Festa del Cinema Roma, documentario di Giovanna Gagliardo sulla multiforme e vitale città israeliana che si affaccia sul Mediterraneo; "Regard noir" di Aïssa Maïga, vincitrice del Premio Sigillo per la Pace 2022, in collaborazione con il Comune di Firenze; il film che documenta le prime lotte, degli anni '70, per il diritto all’aborto negli Stati Uniti, in "It Happens to Us", di Amalie Rothschild; l’acclamato esordio alla regia di Carla Simòn, la più importante regista della Nueva Ola spagnola, che presenta il film "Estate 1993", racconto degli anni durante i quali si diffondeva nel mondo l'Aids.

Le mattine del 25, 26 e 27 novembre, a “La Compagnia”, si terranno tre incontri (in presenza e webinar) dal titolo "Invece della violenza", inseriti nel cartellone di eventi delle Regione Toscana,"La Toscana delle Donne".

"Fondazione Sistema Toscana - ha commentato il presidente, Iacopo Di Passio - con la sua Area Cinema, è lieta, una volta di più, in considerazione dei temi affrontati, di dare ospitalità al Festival Internazionale di Cinema e Donne e di interrogarsi da vicino sulle questioni che riguardano un’iniziativa cinematografica dalla lunga tradizione. Il festival, infatti, pur essendo iniziato quarantatré anni fa, si rivela essere ancora oggi di grande attualità, nella battaglia culturale per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione e sopraffazione che riguarda le donne".

L'autore

Vincenza Fanizza