Cultura

14 gennaio 2022

Rosa per le femmine e blu per i maschi: una riflessione su stereotipi e parità di genere

Un’insolita fornitura di mascherine Ffp2 di colore rosa ha suscitato malumore in molte questure italiane, al punto che un sindacato autonomo di polizia se ne è fatto portavoce con una lettera di protesta al capo delle Polizia: il rosa non farebbe onore alla divisa e darebbe una parvenza di minore autorevolezza. 

Senza entrare nel merito della vicenda, sorge spontanea la nostra riflessione su come il simbolismo legato ai colori sia espressione di uno degli stereotipi più radicati e scontati, legati alla differenza di genere.

Nella nostra società contemporanea, il rosa, comunemente associato all’universo femminile, è simbolo di un’ indole docile e passiva; altri colori, come il bianco, blu o il nero, che secondo il senso comune conferiscono più serietà, sono più adatti a rappresentare la rispettabilità del genere maschile.

A partire dalla questione dei colori, Matteo Bussola nel romanzo “Viola e il Blu”, una lettura per bambine e bambini, ma anche per adulti, affronta il tema degli stereotipi e della parità di genere, attraverso il dialogo tra un papà e la sua bambina.

Perché il Rosa dev’essere per forza il colore delle femmine e il Blu dev’essere quello dei maschi? Viola proprio non lo capisce.

Le genziane hanno un nome da femmine, eppure fanno i fiori Blu”.

Da questa osservazione prende il via un’indagine sulle sovrastrutture che generano idee, costumi, modelli culturali e che portano a perpetuare comportamenti discriminatori.

Contrastare gli stereotipi è un atto di libertà, di riconoscimento del diritto di crescere nel rispetto della propria unicità, scegliendo di essere sempre se stessi senza paura di infrangere le aspettative di una società che tende a incasellare i comportamenti maschili o femminili secondo la rispondenza a schemi predefiniti

Educare alla parità di genere significa costruire relazioni fondate sul rispetto delle identità e sulla forza delle differenze - in termini di linguaggio, espressioni, comportamenti - per un cambiamento culturale in una società in cui ciascuno possa dipingere la propria vita con i colori che preferisce, proprio come Viola con il Blu che tanto le piace.

Per farlo occorre prima di tutto, come adulti - genitori, insegnanti, genitori -,  spogliarci degli stereotipi di cui noi stessi siamo, spesso inconsapevolmente, intrisi e portatori.

L'autore

Manuela Calza