Il passo indietro delle Nuove Indicazioni Nazionali
L’11 marzo 2025 sono state pubblicate dal Ministro dell’Istruzione e del Merito le Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo di istruzione, che sostituiranno quelle attualmente in vigore, adottate nel novembre 2012 e aggiornate nel 2018. Al contrario di quanto fatto per le Indicazioni attualmente vigenti, il cui percorso di stesura è stato lungo, condiviso e partecipato, per il testo delle nuove Indicazioni, ancora in bozza, è stata avviata una consultazione farsa, frettolosa e limitata nell’ascolto e nella partecipazione e sono stati completamente esclusi dal processo di scrittura coloro che la scuola la vivono ogni giorno.
Ma non è solo il metodo che contestiamo: entriamo anche nel merito. Le Nuove Indicazioni rappresentano infatti a nostro avviso un vero e proprio arretramento pedagogico e culturale: un passo indietro, un ritorno a modelli educativi superati, rigidi e centralizzati, con un'impostazione ideologica che potrebbe compromettere l'autonomia scolastica e la pluralità culturale. Ampiamente criticate da diversi attori del mondo scolastico italiano, tra cui sindacati, associazioni professionali, storici e pedagogisti, che ora chiedono di essere veramente coinvolti, queste indicazioni somigliano più a delle imposizioni.
Abbiamo sentito l’esigenza di proporre questo monografico dando voce a chi la scuola la vive davvero, non per analizzare e commentare punto per punto le nuove Indicazioni ma per approfondire gli aspetti di un disegno confuso e retrogrado che rischia di far perdere ancora molto alla scuola italiana.
Buona lettura.
La foto di copertina è di Giovanni Carbone.
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Storia senza metodo: la regressione e il ritorno al modello trasmissivo.
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