Nelle tante iniziative per il cinquantenario emerge con chiarezza che la ferita è ancora aperta e da generazione in generazione si passa il testimone della memoria.
Il 25 aprile coltiviamo, preserviamo, onoriamo e non permettiamo a nessuno di riscrivere la storia antifascista di questo Paese.
Il dovere civile di ricordare e di celebrare, da una generazione all’altra, gli uomini e donne della Resistenza.
Un 8 marzo di lotta e resistenza come punto di ripartenza per le lotte di emancipazione e libertà delle donne di tutto il mondo.