Femminicidi e stragi familiari coinvolgono sempre più spesso i giovanissimi. Urgente la diffusione di una educazione emotivo-sentimentale, già dai primi anni di vita, in famiglia e a scuola.
La violenza di genere comincia presto: i giovani vivono una vita “onlife” che alimenta una cultura maschilista e sessista. La scuola ha un ruolo fondamentale nell’educazione alla destrutturazione dei modelli di genere. Il parere della psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris.
Oltre l'8 marzo, ripartiamo dalla scuola. Adolescenti e violenza di genere onlife: il rapporto Save The Children e Ipsos.
La cultura della parità degli ultimi decenni ha permeato solo in superficie le menti e le coscienze. La presa di coscienza delle donne sul loro diritto a stare da protagoniste in ogni spazio della società è stata più veloce della formalizzazione di questo diritto e della sua accettazione nel senso comune. I modelli culturali e l'educazione.
Il peso di una cultura che nei secoli ha sancito il predominio del maschio è dura a morire anche nelle società più evolute. La lotta delle donne per affermare il loro diritto a un ruolo di primo piano nella società. La scuola come luogo per formare il pensiero critico e contrastare l’odio e la violenza di genere.
Giulia Cecchettin è la 105esima vittima di femminicidio del 2023. Una scia di sangue che non accenna a fermarsi, che si espande per il Paese, propagandosi per l’Europa come una emorragia interna.
Bisogna far ripartire l’indignazione, il comune rifiuto a certo oscurantismo che riemerge, la consapevolezza della responsabilità che abbiamo nella storia.