Il Gender Gap è ancora un fenomeno forte che danneggia non solo le donne ma tutta la società.
Dalla disparità di genere nell’istruzione al gap nelle discipline scientifiche, un’analisi della situazione e alcune indicazioni metodologiche.
L'11 febbraio si celebra la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.
Un libro di Cristina Mangia e Sabrina Presto che racconta la storia di dieci incredibili donne che hanno dedicato la propria vita alla salvaguardia del nostro pianeta e della salute pubblica.
Il Gender Gap investe anche le discipline scientifiche: le donne continuano ad essere sottovalutate nonostante le eccellenze. Cristina Mangia, ricercatrice al CNR presso l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima di Lecce, e autrice di “Scienziate visionarie. 10 storie di impegno per l’ambiente e la salute”, delinea in un’intervista la situazione negli enti di ricerca italiani.
Il Contributo dell'Istituto per i Processi Chimico Fisici del CNR di Messina per affrontare le sfide poste dalla transizione ecologica.
Dal Regio decreto del 1923 al Piano di Rilancio: un percorso complesso di crescita e successi che portano il CNR ad essere la più grande istituzione scientifica del Paese.
Il gap di genere nella società, nel mondo dell’istruzione e del lavoro non è affatto superato. E la scienza non fa eccezione: le ultime ricerche riportano dati ancora fortemente sbilanciati verso una presenza maschile superiore, soprattutto nelle posizioni apicali.
Stabili gli studi "dirompenti" e originali, in crescita il "rumore di fondo" dei lavori che "incrementano" le ricerche precedenti. L'organizzazione e i finanziamenti della ricerca, i meccanismi di valutazione e i percorsi burocratici tra le cause che intralciano la curiosità scientifica, l'approccio multidisciplinare e le sperimentazioni.
Una lettera aperta firmata da 92 personalità del mondo della scienza: "Giornalisti, parlate delle cause della crisi climatica, e delle sue soluzioni."