La FLC CGIL riunisce le assemblee generali a Brescia in occasione di questo importante anniversario.
La violenza di genere comincia presto: i giovani vivono una vita “onlife” che alimenta una cultura maschilista e sessista. La scuola ha un ruolo fondamentale nell’educazione alla destrutturazione dei modelli di genere. Il parere della psicologa e psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris.
Pregiudizio e paure fanno scattare meccanismi di difesa aggressivi e violenti. Le cui vittime hanno solo il torto di essere "diverse" per sesso, razza, religione…la violenza tramite la rete che alimenta fake news e travisamenti della realtà. Le risposte problematiche degli studenti di un liceo a una ricerca sui comportamenti di fronte alla violenza e sui giudizi verso i "diversi".
La cultura della parità degli ultimi decenni ha permeato solo in superficie le menti e le coscienze. La presa di coscienza delle donne sul loro diritto a stare da protagoniste in ogni spazio della società è stata più veloce della formalizzazione di questo diritto e della sua accettazione nel senso comune. I modelli culturali e l'educazione.
Il peso di una cultura che nei secoli ha sancito il predominio del maschio è dura a morire anche nelle società più evolute. La lotta delle donne per affermare il loro diritto a un ruolo di primo piano nella società. La scuola come luogo per formare il pensiero critico e contrastare l’odio e la violenza di genere.
Giulia Cecchettin è la 105esima vittima di femminicidio del 2023. Una scia di sangue che non accenna a fermarsi, che si espande per il Paese, propagandosi per l’Europa come una emorragia interna.
Analizzare e capire cosa c'è dietro la violenza contro le donne e l'aggressività e la pulsione a delinquere di giovani sempre più giovani aiuta a programmare interventi a largo raggio sul territorio. Non è sufficiente né risolutiva la sola azione repressiva. Il ruolo della scuola se sostenuta adeguatamente.
"C’è la convinzione profonda che questo è il tempo di costruire un alfabeto comune, l’alfabeto dell’umano e non esiste parola senza un pensiero che la formi, che la accompagni, che la semini e che faccia portare frutti, quali che siano poi i frutti".
Articolo di Dario Missaglia, presidente nazionale Proteo Fare Sapere.