L’arrivo massiccio dei profughi ucraini richiede alle scuole italiane specifici interventi didattici e pedagogici.
Le competenze falliscono nel loro intento ciclico di indirizzare la scuola, proprio perché non sono state concepite per essa. Restano immobilizzate nella corsa utilitaristica che divora l’umanità, la stessa che considera la scuola come una sorta di stadio dove gareggiano i vincitori e i vinti.
Questo è il momento di superare ogni divisione su contenuti “ornamentali” e di allargare la nostra visione didattica in direzione del pacifismo, basandosi sui principi fondamentali che ispirano i progetti educativi.
A Bianchi e al Governo si presentava l’occasione per una risposta vitale ed innovativa, che avrebbe fatto magari da volano per l’entusiasmo degli studenti e per provare a scuotere da qualche parte la povera scuola italiana.
Il “secolo breve” si sta rivelando più lungo del previsto. Come può reagire la scuola di fronte ad un conflitto armato acceso nel cuore dell’Europa?
Al via la XII edizione del premio artistico–letterario di Emergency rivolto agli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado .
Continua la nostra inchiesta sui giovani nel mondo e le difficoltà con la matematica.
Cresce il dibattito pubblico sulla “crisi da matematica” in tutte le scuole. Necessario consultare tutti i soggetti sociali, intellettuali, accademici.
Uno dei primi maestri della Scuola della Costituzione, laica, antifascista, popolare.
La conferma da una ricerca. Un'ansia che supera barriere linguistiche e geopolitiche. Ed è pure contagiosa.