L’arrivo massiccio dei profughi ucraini richiede alle scuole italiane specifici interventi didattici e pedagogici.
"Liberiamo gli schiavi che si credono liberi". Ripercorriamo la vita del grande scrittore e poeta italiano.
Cosa c’entra la scuola, il suo presente e il suo futuro, con le elezioni francesi del 10 aprile 2022? C’entra eccome.
Un film su come la diversità e la percezione della diversità possa e debba cambiare, attraverso le relazioni emotive e affettive forti.
Le competenze falliscono nel loro intento ciclico di indirizzare la scuola, proprio perché non sono state concepite per essa. Restano immobilizzate nella corsa utilitaristica che divora l’umanità, la stessa che considera la scuola come una sorta di stadio dove gareggiano i vincitori e i vinti.
Questo è il momento di superare ogni divisione su contenuti “ornamentali” e di allargare la nostra visione didattica in direzione del pacifismo, basandosi sui principi fondamentali che ispirano i progetti educativi.
A Bianchi e al Governo si presentava l’occasione per una risposta vitale ed innovativa, che avrebbe fatto magari da volano per l’entusiasmo degli studenti e per provare a scuotere da qualche parte la povera scuola italiana.
Il “secolo breve” si sta rivelando più lungo del previsto. Come può reagire la scuola di fronte ad un conflitto armato acceso nel cuore dell’Europa?
Al via la XII edizione del premio artistico–letterario di Emergency rivolto agli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado .
Uno dei primi maestri della Scuola della Costituzione, laica, antifascista, popolare.